Salve, l’articolo di oggi ci porterà alla scoperta di un mondo di cui si sente parlare, ma di cui spesso si sa poco e nulla: l’Ayurveda.
A parlarcene sarà il Prof. Diego Navarro
Medico Chirurgo – Specialista in Radiologia ed Ecografia
Presidente Onorario AMI – AYURVEDA
Già Presidente SMA – AYURVEDA
Docente Ayurveda Maharishi
«L’Ayurveda è per la prevenzione e la longevità. E’ un sistema medico incentrato sulla salute e sull’individuo e non sulla malattia. Per l’Ayurveda la fisiologia prevale sulla patologia, in accordo con le immutabili leggi di natura di cui l’uomo è parte e che ognuno di noi può sperimentare di persona: la natura è vita, è gioia, è armonia, è ordine, è intelligenza.
L’invecchiamento precoce, la degenerazione, la malattia, sono l’espressione ed il risultato molte volte del Pragyaparad = Errore di discriminazione della mente che ci porta a scegliere per noi stessi cibi inadatti, relazioni e abitudini di vita involutive.
Origini: l’Ayurveda è probabilmente il più antico e completo sistema medico del mondo. Di essa abbiamo alcuni riferimenti scritti la cui datazione è fatta risalire a 2500 – 3000 anni prima di Cristo. Sappiamo peraltro che, prima di allora, era stata tramandata come insegnamento orale da generazione a generazione per circa 2000 anni.
Etimo: La parola Ayurveda deriva dai termini sanscriti Ayur = Vita, inteso come periodo che va dalla nascita alla morte, e Veda = Scienza o Conoscenza. Essa è quindi la scienza della vita intesa come insieme integrato ed armonico di corpo, mente e spirito.
Principi filosofici: La vita, in quanto microcosmo, riflette l’ordine e la perfezione del macrocosmo e,in ultima istanza, non è altro che espressione di Athman – pura consapevolezza ed unità. D’altra parte, tale unità “immanifesta”, per rivelarsi e rendersi manifesta ai nostri organi di senso, necessita di una molteplicità resa possibile dall’azione dei Doshas.
Dosha: Il termine Dosha deriva dal sanscrito Dushanat = Impurità e sta ad indicare il necessario “velo materico” che consente ai nostri organi di senso di percepire la molteplicità dell’esistenza. I Dosha sono tre: Vata (Etere + Aria), Pitta (Acqua + Fuoco) e Kapha (Acqua + Terra), ed ognuno di essi presenta delle caratteristiche peculiari che riflettono la loro composizione elementale. Vata, ad esempio, è leggero, sottile, secco, mobile, ruvido e freddo. Pitta è caldo, acuto, acido, piccante, liquido, ha cattivo odore ed è leggermente untuoso. Infine Kapha è lento, pesante, freddo, stabile, morbido, untuoso, dolce.
Macrocosmo e Microcosmo: Tali principi che governano il macrocosmo entrano a far parte della nostra costituzione individuale e presiedono ad un corretto funzionamento della nostra fisiologia. Sei inquieto e mentalmente un po’ irritabile? Soffri di stipsi o hai difficoltà ad addormentarti la sera? Probabilmente sei un tipo Vata o, in questo momento, c’è Vata squilibrato.
Sei un po’ collerico e/o vai soggetto a gastriti, coliti, prostatiti, faringiti ed in genere hai problemi di infiammazione acuta? Allora sei un tipo Pitta o, in questo momento, c’è Pitta squilibrato.
Ti senti piuttosto demotivato, fai fatica ad entusiasmarti, sei sovrappeso, le feci sono morbide e piuttosto grasse? C’è Kapha da riequilibrare in questo momento nella tua persona. Vata, Pitta e Kapha nella medicina Ayurvedica esprimono rispettivamente il principio del movimento, della trasformazione e del calore, della coerenza della struttura. Naturalmente ognuno di noi è una miscela di Vata, Pitta e Kapha e questo lo si desume dalle nostre caratteristiche e predisposizioni fisiche, mentali e spirituali.
La salute secondo L’Ayurveda è uno stato in cui, con i Dosha perfettamente in equilibrio, l’individuo percepisce uno stato di beatitudine attraverso la pacificazione della mente e dei sensi. In accordo con l’Ayurveda la vita è un percorso di crescita individuale in armonia con il mondo che evolve continuamente.
Questa è la ragione per cui certi cibi o abitudini possono essere adatti in alcuni periodi della nostra vita ed in altri no. E come lo stesso cibo possa essere nettare per una persona e veleno per un’altra. Da qui, in una mirabile sinfonia che si articola attraverso le correlazioni tra i sapori, i suoni, i colori, gli odori, e tutto ciò che possiamo sperimentare con gli organi di senso e la mente, si disegna la partitura dell’Ayurveda, un viaggio meraviglioso ed affascinante dentro noi stessi ed oltre noi stessi.»
Anche per oggi siamo arrivati alla conclusione, ringrazio il prof. Navarro per la semplicità e la chiarezza con cui ha esposto l’argomento e auguro a tutti una buona domenica e un buon inizio settimana! 🙂
Serena