STORIA DI CRISTINA, MALATA DI MCS E EHS
TRATTA DAL SITO: www.mcs3.it
Sono Cristina dalla provincia di Trento.
Fino a 4 anni fa ero una persona normalissima, avevo un lavoro a tempo indeterminato, ero responsabile di una comunità per disabili.
Avevo amici, una vita sociale, andavo in ferie, uscivo per una pizza, al bar, al cinema, insomma, ero una persona con una “vita”.
Sei mi guardo indietro credo di poter dire che non ho più una vita! Mi è stata portata via un pezzo alla volta, nello stupore di chi mi stava vicino e nella mia sofferenza.
Purtroppo devo combattere ogni giorno per affermare i miei diritti.
In Italia questa malattia, nonostante esistano molti disegni di legge, non è riconosciuta come in altri stati e le cure sono molte costose.
Tutti noi malati viviamo situazioni tragiche quasi nessuno può lavorare, abbiamo bisogno di molti ausili per sopravvivere e purtroppo molti muoiono nell’indifferenza di tutti.
La MCS ci ha tolto tutto, nel mondo milioni di persone vivono la mia stessa sofferenza.
E’ UNA PATOLOGIA CHE PUO’ COLPIRE CHIUNQUE ed è in aumento per via dell’ inquinamento chimico e delle molte pressioni a cui il corpo umano si deve adattare in questa epoca moderna, basti pensare alle molte ore in cui tutti noi siamo a contatto con onde elettromagnetiche di bassa e alta frequenza.
Questa è la mia storia:
Dal 2013 ho cominciato ad avere fortissimi mal di testa in prossimità di wi fi e campi elettromagnetici con giramenti di testa vomito e molti altri problemi fisici .
Dopo il primo momento di smarrimento incredula di quello che mi stava succedendo ho cominciato a fare delle ricerche .
Col tempo sono diventata sempre più intollerante ai prodotti chimici e a molti alimenti.
Grazie anche all’aiuto dell’associazione A.M.I.C.A., dell’associazione elettrosensibili e del prof Giuseppe Genovesi – che da anni si dedica a curare pazienti con MCS – ho potuto capire la natura dei miei problemi
Purtroppo, dopo varie analisi specifiche, ho avuto la conferma di MSC e EHS: ho cominciato usare gli integratori che potevo tollerare, adottare uno stile di vita adatto per poter continuare a sopravvivere e per aiutarmi con i dolori che ormai erano insopportabili ad ogni esposizione elettromagnetica e chimica.
Nella speranza di una soluzione ho speso molti soldi. Nel tempo ho acquistato anche prodotti e ausili pubblicizzati per alleviare i sintomi: qualcuno ha funzionato, altri purtroppo hanno solo peggiorato il mio stato di salute .
La mia vita è cambiata molto, ho dovuto cambiare prospettive e modo di vivere, prendere in mano la mia vita e cercare di evitare almeno di peggiorarla, ma non è stato possibile .
Purtroppo devo pensare a cosa o chi può farmi male: se sto vicino ad altra gente, all’ambiente in cui andrò, a evitare i ripetitori, le persone con profumi e i telefoni .
Ogni giorno il mio cerchio si restringe e finirà per stritolarmi!
Non ho più capacità di entrare nei negozi, nei bar, supermercati, non posso uscire la sera con gli amici o andare in moltissimi altri luoghi dove andavo solitamente.
La malattia, ogni giorno di più, mi porta via le mie abitudini, il cibo che amavo, i miei affetti, le mie amicizie… mi porta via la vita!
Provate a pensare cosa vuol dire vivere pensando che quello che posso fare oggi, domani per me sarà impossibile farlo.
Un esempio è la televisione, che potevo vedere e che adesso faccio molta fatica a guardare.
Uno pensa, vabbè, leggo, ma anche quello mi fa stare male per via dell’inchiostro..
Senza contare che devo stare attenta a tutto quello che sa di “nuovo”.
Per usare un telefono devo proteggermi con vestiti schermati .
Inoltre l’inverno è molto difficile perché il riscaldamento e la stufa mi creano problemi, per cui molto spesso vivo al freddo.
Questa situazione diventa una vera prigione!
Molte volte noi malati siamo additati come persone diverse, magari matte, proprio perché perdiamo la possibilità di usare le cose più comuni, come un cellulare.
Purtroppo non posso più lavorare e questo influisce anche sulla mia situazione economica, molto difficile perché in questa malattia devo pagarmi tutto e i soldi non ci sono.
Per me è sempre più difficile condurre una vita normale e questo influisce anche sulla mia vita sociale praticamente inesistente.
Ho cercato di bonificare la mia casa, ma è molto difficile, il più delle volte sono proprio i wi-fi dei vicini o ripetitori a farmi stare molto male e passo giorni con forti mal di testa, nausea, vomito e ultimamente ho grossi problemi ai polmoni e alla respirazione.
Ho dovuto chiudere gran parte delle finestre con l’alluminio che mi protegge dalle onde elettromagnetiche dei vicini, così che vivo praticamente al buio.
Sempre più spesso i dolori non mi fanno dormire, con conseguenze immaginabili.
Da poco ho saputo che la malattia sta intaccando il mio sistema immunitario rendendomi sempre più debole .
Spero sempre di non avere problemi gravi da essere ricoverata in ospedale, perché sarebbe molto complicato e le conseguenze sarebbero molto gravi a causa delle molte onde elettromagnetiche e dei prodotti chimici presenti negli ospedali, senza contare l’impossibilita di cure tradizionali per le intolleranze ai farmaci.
Se desiderate sostenere me o il gruppo potete andare al link www.mcs3.it e andare alla voce “Sostieni e aiuta”.
Grazie
Cristina