Mi chiamo Mirko, 42 anni, Vicenza – Elettrosensibile
La mia storia di elettrosensibile comincia nel 2006 a seguito di tre risonanze magnetiche cerebrali fatte nel giro di pochi mesi.
Il giorno successivo all’ultima risonanza (fatta con gadolinio – mezzo di contrasto) ho cominciato ad avvertire numerosi disturbi ogni volta che mi avvicinavo a determinati elettrodomestici in funzione: frigorifero, lavatrice, ferro da stiro, condizionatori.
I disturbi principali: tachicardia, mal di testa, dolori muscolari, capogiri, sensazione di corrente elettrica che attraversa il corpo.
Ho fatto decine di visite, esami, consulti da medici di tutti i settori (cardiologo, neurologo, psicologo, endocrinologo, fisiatra, …) senza nessuna evidenza clinica. Ho provato farmaci, terapie disintossicanti, omeopatia senza alcun beneficio.
Nel tempo i sintomi si sono presentati sempre più frequentemente e soprattutto nelle vicinanze di telefoni cellulari o cordless.
La situazione è precipitata dal 10 marzo 2014: senza alcun motivo, di punto in bianco da quel giorno QUALSIASI COSA ELETTRICA mi crea i sintomi di cui sopra, dal computer alla semplice lampadina.
Solo il prof. Genovesi dell’Ospedale Umberto I di Roma ha capito che si trattava di elettrosensibilità, ma purtroppo le uniche cure sono in cliniche private a Dallas in America, Spagna e Inghilterra con costi di decine di migliaia di euro che non mi posso permettere.
Purtroppo la malattia non è riconosciuta in Italia a differenza di altri paesi esteri.
Facevo l’impiegato amministrativo e non riuscendo più a usare il computer ho perso il lavoro.
Vivo in casa senza alcun elettrodomestico e mi illumino con le candele.
Ho anche difficoltà a spostarmi perché anche l’auto mi crea disturbi.
Devo usare un cappello che scherma le onde elettromagnetiche quando anche non volendo ne sono esposto, vedi la mia foto.
Tutto questo limita notevolmente la mia vita.
Mirko